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Cagliari - Rubiu (Ap) sul caso Refresh: "Troppo tempo perso"

(PRIMAPRESS) - CAGLIARI - Ancora proteste e critiche sul caso refresh. L’aggiornamento dei dati sulla destinazione dei suoli ammessi a godere dei finanziamenti comunitari sta provocando numerosi problemi alle aziende agricole isolane. Il capogruppo regionale di Area Popolare Gianluigi Rubiu ha ribadito a più riprese la questione, auspicando soluzioni ad una problematica lanciata anche dalle associazioni agricole. "Il caso dell’azienda Molinas, la cui azienda vanta diversi migliaia di euro di credito – osserva Rubiu – certifica l’attendibilità delle nostre lamentele, con diversi imprenditori isolani costretti a restituire finanziamenti importanti, che si sarebbero rivelati un’importante occasione di sviluppo per il comparto rurale". Per il consigliere regionale "la situazione rischia addirittura di peggiorare per l’incapacità programmatica e politica dimostrata dalla Regione – attacca – che non ha ascoltato gli appelli provenienti dall’universo agricolo volti ad un aggiornamento della banca dati grafica sull’uso del suolo, in seguito alla ridefinizione dei parametri dell’Unione Europea. Si è giocato allo scaricabarile". Il passaggio di aree da pascolo magro – incluse nei finanziamenti – a bosco (estromesse dalle risorse) ha messo in allarme gli agricoltori isolani. La ridefinizione del suolo da agricolo a non agricolo ha di fatto penalizzato le Regioni come la Sardegna, a prevalenza macchia mediterranea, che sono di fatto tagliate fuori dai premi comunitari. Da qui la necessità di un intervento forte della Regione. "Purtroppo – conclude Rubiu – la realtà è che l’assessore Falchi si è dimostrata disattenta alle problematiche derivanti dal Refresh che si ripercuotono ancora negativamente sulle aziende isolane. E’ per questo necessaria un’azione forte ed incisiva per evitare ulteriori mazzate sul comparto agricolo, ascoltando le rivendicazioni provenienti dalle associazioni di categoria che si sono rese protagoniste di un’esigenza manifestata dai loro aderenti". - (PRIMAPRESS)