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Gianluca Petruzzelli, il successo non arriva per caso

(PRIMAPRESS) - Quando il successo non arriva mai per caso: Gianluca Petruzzelli è un ballerino e coreografo di talento, un esempio di come l’amore per il proprio lavoro può portarti a raggiungere traguardi anche impensabili nel corso della vita. Lo abbiamo intervistato ispirati dall’incantevole scenario dell’Anfiteatro Flavio, perché dentro il Colosseo lui sarebbe davvero un amato “gladiatore” per la sua straordinaria capacità dal palco di trasmettere emozioni al pubblico con la sua travolgente energia. In ordine cronologico lo abbiamo apprezzato, in collaborazione con l’inseparabile coreografo Giordano Luciani, in occasione del Cinecittà World Pride, evento in collaborazione con Queen Factory e AlterEgo e in occasione di “Shine onPink Floyd al Teatro Olimpico. Dal 2013 a Roma è un eccellente insegnante per gli aspiranti ballerini nella B Evolution Art Factory. Tra una lezione e l’altra, regala performance con la “Ronin Crew” in un mix perfetto tra ballo e recitazione, con gli altri compagni di viaggio Diego Ottaviani, Eleonora Pigliautile, Giada Liberati e Giulia Tarantino. In quelle serate dove, attraverso l’animazione e il ballo, si riesce a trasmette un messaggio importante anche contro le discriminazioni da orientamento sessuale. Ma ci piace ricordarlo come eccezionale performer in occasione dello “Mp Zero” Tour quando nel 2007 accompagnò un’artista straordinario come Renato Zero nell’indimenticabile tournée che toccò sei stadi in tutta Italia con un successo straordinario di pubblico. E’ diventato un beniamino del grande pubblico con la partecipazione al noto talent show, Amici, di Maria De Filippi, Amici è un programma che può essere visto metaforicamente come uno spaccato della vita quotidiana, dove molti spettatori amano molto immedesimarsi nei concorrenti. Ambizioni, sogni, speranze, ma anche amori, litigi, tradimenti, difficoltà, tra sorrisi e vittorie quando si entra e sconfitte con lacrime quando si esce: sono tutti umori, sensazioni ed emozioni che ci accompagnano nelle “sfide” quotidiane. Come pure le nomination che rappresentano, se vogliamo, quelle inevitabili scelte che operiamo nel quotidiano con amici o colleghi di lavoro. Ma per avere successo nella sua professione non basta aver calcato un palcoscenico di Canale5, come tiene anche a sottolineare lui stesso. “Aver partecipato ad un programma importante come Amici mi ha sicuramente riservato molta visibilità, ancora oggi molte persone si ricordano di me su quel palcoscenico di Canale5, è stato sicuramente un trampolino di lancio per cercare di farmi strada in questa professione. Ma attenzione però: se credi di diventare famoso e fare successo solamente perché hai partecipato ad Amici collezionerai solamente tante cocenti delusioni, perché non basta solamente la popolarità farsi strada nella vita. Ti posso assicurare che ci sono stati diversi ballerini che, una volta usciti da Amici, sono stati scartati in diverse audizioni. Il segreto è proprio quello di scrollarsi di dosso l’etichetta che sei solo quello di Amici per calarsi con la giusta mentalità e umiltà nel quotidiano, mettendosi nuovamente in gioco con impegno e professionalità. Rimboccarsi le maniche, reinventarsi, perché indietro non si può tornare. Un pregio che mi riconosco è stato proprio quello di non aver mai pensato “io sono arrivato”, sarebbe stato un errore imperdonabile che avrebbe rischiato di farmi abbandonare le scene. In questa professione devi avere, invece, molta pazienza, perché è solamente con lo studio, con l’applicazione, con gli allenamenti e tanti sacrifici e rinunce che puoi raggiungere dei traguardi. Così sul palco come nella vita di tutti i giorni. Cosa posso consigliare ai miei allievi? Mai credere di aver imparato tutto. L’aggiornamento continuo, la costante crescita e versatilità artistica fanno parte della trasformazione che ho imparato ad applicare su me stesso. Avere sempre occhi curiosi e desiderosi di imparare per osservare tutto e assorbire come una spugna tutte le informazioni e gli insegnamenti. Perché ogni singola lezione non sia mai un giornata persa. La capacità di adattarsi, guardandosi intorno e aprendosi al nuovo, è una potente molla che ci spinge a migliorarci. Imparando a trasformare le situazioni di avversità come occasione per migliorare anche il nostro carattere, perché proprio le avversità ci danno la forza, il coraggio e la determinazione per affrontare i successivi ostacoli. La gioia ed il gusto di imparare, sono obiettivi prioritari che la scuola, ad ogni livello, deve cercare di trasmettere ai propri allievi, facendo leva sulla loro curiosità, coltivando e valorizzando la loro passione, facendo sempre attenzione a restaurare equilibrio fisico ed emotivo. Promuovendo un apprendimento realmente e concretamente stimolante, trasmettendo loro entusiasmo e motivazioni sempre alte”. Dalle sue parole e dal suo sguardo traspare tutto il suo entusiasmo e il suo amore per questa professione. Perché il piacere d’imparare è in stretta relazione con il piacere e la gioia d’insegnare. E l’umiltà rappresenta il terreno più idoneo per far crescere la conoscenza e acquisire competenze nuove, a guardare sempre oltre. Questa virtù è stato il suo valore aggiunto. E la prova che nulla è difficile quando ami il tuo lavoro. La vita è una grandissima opportunità, una straordinaria avventura, una stimolante sfida. Su qualsiasi palco. - (PRIMAPRESS)