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Roma, convegno “La Famiglia della porta accanto”

(PRIMAPRESS) - ROMA – Convegno “La Famiglia della porta accanto”: mercoledì 27 aprile alle ore 19, presso il Centro Studi Cappella Orsini sito in via Grottapinta 21, si terrà un incontro informativo e di approfondimento sulle modifiche al codice civile in materia di disciplina delle unioni civili e dei patti di convivenza. Interverranno: Monica Cirinnà – Senatrice PD e promotrice della legge sulle Unioni Civili e il riconoscimento delle convivenze di fatto, Gennaro Migliore – Sottosegretario al Ministero della Giustizia, Mariano Angelucci – Consigliere VI Municipio, Roberto Lucifero – Direttore del Centro Studi Cappella Orsini, Imma Battaglia – Presidente onoraria Dì Gay Project, Mario Marco Canale – Presidente Nazionale Anddos (Associazione Nazionale contro le Discriminazioni da Orientamento Sessuale), Emanuele Calò – Già dirigente Ufficio Studi Internazionale del Consiglio Nazionale Notariato Italiano. Unioni Civili e convivenze di fatto: cosa cambierà nell’ordinamento? Questo convegno metterà, dunque, a fuoco le normative e le relative modifiche in corso, all’indomani della conclusione del dibattito in Commissione Giustizia e alla vigilia dell’approdo in aula a Montecitorio del disegno di legge Cirinnà. “Invitiamo tutti a partecipare a questo importante evento sulle unioni civili e i patti di convivenza – sottolinea il presidente nazionale Mario Marco Canale dell'Associazione ANDDOS - per approfondire le modifiche che la legge in esame apporterà all'ordinamento e l’impatto che essa potrà avere sulla vita della nostra grandissima comunità Lgbti. Il nostro obiettivo è il riconoscimento dell’uguaglianza dei diritti attraverso una grande battaglia culturale di inclusione e contrasto concreto alle discriminazioni e alla sessuofobia nel Paese, una battaglia che anche la politica dovrà fare propria affinché i diritti riconosciuti sulla carta possano davvero migliorare la vita quotidiana delle persone in ogni città e paese della nostra penisola. ”.

Il ddl Cirinnà è diviso in due parti: una prima parte introduce l’istituto dell’unione civile tra persone dello stesso sesso quale specifica formazione sociale mentre la seconda parte stabilisce una disciplina della convivenza di fatto omosessuale ed eterosessuale. Le parti dell’unione civile devono rispettare una serie di diritti e doveri propri del matrimonio disciplinato dall’articolo 29 e seguenti della Costituzione. Il maxiemendamento prevede inoltre che l’unione civile avvenga di fronte ad un ufficiale di stato che provvede a registrala nell’archivio dello stato civile e alla presenza di due testimoni. Un'altra importante novità riguarda gli avvocati: essi insieme ai notai possano stipulare e registrare i contratti di convivenza, nel quale sono regolati tutti i rapporti patrimoniali delle parti, relativi alla loro vita in comune. A prevederlo sono i commi 50 e 51. - (PRIMAPRESS)