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Ricerca Fortinet: le aziende devono prepararsi a nuove sfide per uno smart working sicuro nel lungo termine

Ricerca Fortinet: le aziende devono prepararsi a nuove sfide per uno smart working sicuro nel lungo termine
(PRIMAPRESS) - MILANO - Fortinet® (NASDAQ: FTNT), leader globale nelle soluzioni di sicurezza informatica ampia, integrata e automatizzata, presenta il Remote Workforce Cybersecurity Report 2020. Il rapporto evidenzia le nuove sfide in tema di cybersecurity che le aziende devono affrontare a seguito del drastico passaggio allo smart working avvenuto all'inizio di quest'anno e degli investimenti pianificati per garantire il lavoro a distanza nel 2020 e oltre. L'indagine, condotta nel giugno 2020, ha coinvolto lavoratori in 17 Paesi diversi, tra cui anche l’Italia, in rappresentanza di quasi tutti i settori industriali e della PA. "La pandemia di COVID-19 avrà effetti permanenti sul modo in cui le aziende investono oggi in cybersecurity. Infatti, oltre il 90% di esse prevede di investire di più per garantire lo smart working nei prossimi due anni. A fronte di una superficie di attacco digitale notevolmente ampliata, della presenza di minacce informatiche rivolte ai lavoratori a distanza e della costante mancanza di competenze informatiche, le imprese devono valutare attentamente quali tecnologie e approcci adottare per garantire sicurezza a lungo termine nell’ambito delle strategie di smart working. Le aziende possono incrementare i loro investimenti tramite piattaforme di cybersecurity progettate per fornire una visibilità e una protezione complete su tutta l'infrastruttura digitale, compresi ambienti di rete, multi-cloud, e applicazioni mobile. Il passaggio al lavoro in remoto richiederà più del semplice utilizzo della tecnologia; anche la formazione e la conoscenza in materia di cybersecurity dovrebbero rimanere una priorità chiave". Spiega John Maddison, EVP Products e CMO di Fortinet.  L'improvviso passaggio allo smart working ha rappresentato una sfida per la maggior parte delle aziende. Con la rapida diffusione del COVID-19 nella prima metà del 2020, a molte aziende è stato chiesto di passare allo smart working da un giorno all'altro. Quasi due terzi delle aziende intervistate hanno dovuto trasferire rapidamente oltre la metà della propria forza lavoro. Inoltre, la maggior parte degli intervistati ha affermato che il cambiamento ha rappresentato una sfida per la propria azienda: l'83% lo ha definito moderatamente, molto, o estremamente impegnativo. Mentre solo il 3% degli intervistati ha dichiarato di non aver riscontrato difficoltà in questa fase di transizione. Inoltre, la trasformazione dell'ambiente di lavoro a distanza, la maggiore dipendenza dall'uso di dispositivi personali e l'afflusso complessivo di lavoratori al di fuori della rete aziendale hanno indotto una maggiore esposizione alle minacce informatiche. Dai phisher agli stati-nazione, i cybercriminali hanno trovato diversi modi per sfruttare la pandemia globale a loro vantaggio su vasta scala, come evidenziato recentemente dal FortiGuard Labs Global Threat Landscape Report. Le minacce includono phishing e business email compromise (BEC), campagne sostenute dagli stati-nazione e attacchi ransomware. Il 60% delle aziende ha rivelato un aumento dei tentativi di violazione della cybersecurity nel passaggio allo smart working, mentre il 34% ha segnalato violazioni effettive nelle proprie reti.  Con un picco di dipendenti che si connettono da remoto alla rete aziendale e un aumento dei tentativi di violazione e attacchi informatici, le aziende hanno dichiarato che gli aspetti più impegnativi di questa transizione sono garantire connessioni sicure, business continuity e accesso alle applicazioni business-critical. Al momento della survey le aziende avevano già investito in tecnologie innovative a seguito della pandemia. Quasi la metà delle imprese ha investito ulteriormente in VPN e sicurezza nel cloud, mentre quasi il 40% ha puntato maggiormente all’assunzione di professionisti IT qualificati o al network access control (NAC). - (PRIMAPRESS)