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Apa Brescia: più attenzione per la zootecnia di domani

(PRIMAPRESS) - BRESCIA - Una grande manifestazione che ancora una volta ha saputo raccontare con competenza la storia e il carattere degli allevatori bresciani e lombardi: questo il commento di Germano Pè, presidente Apa Brescia e Aral Lombardia, dopo la conclusione della 87esima edizione della Fiera Agricola Zootecnica Italiana, che nei giorni scorsi ha tenuto banco al Centro Fiera del Garda di Montichiari con varie iniziative ta cui anche il 14esimo Dairy Show- European Open Holstein Show, la competizione fra allevatori europei di Frisona. “Sappiamo fin troppo bene che quello attuale non è un momento facile per il nostro comparto – afferma il presidente -. Anche qui, in un’area altamente vocata come la provincia di Brescia e l’intera Lombardia, le imprese zootecniche stanno attraversando una delle fasi più dure e difficili della storia recente Eppure anche in questa situazione di grande incertezza, gli allevatori hanno voluto dare una dimostrazione di caparbietà e di grande forza di volontà, impegnandosi per fare in modo che la Fiera di Montichiari si confermasse all’altezza del proprio prestigio: quello della prima e più importante mostra zootecnica italiana del primo semestre dell’anno”. Nel Dairy Show, la vittoria nella categoria Vacche è andata come noto alla società agricola Al.Be.Ro. di Piacenza, in un contesto che ha coinvolto molte fra le più conosciute aziende bresciane del settore, da Volpere di Cioli Stefano a Remedello a Bonnyfarm di Chiappini a Ghedi passando per Oneda a Leno. Sul fronte della Mostra Nazionale della Bruna, eccellenti risutati sono arrivati dall’allevamento Scaroni di Tremosine, che si è imposto nel concorso con la migliore vacca per genetica e per la categoria manze 8-12 mesi: in questo ambito a rappresentare i colori bresciani c’erano anche Scalvinoni di Berzo Inferiore, Saletti di Antonini a Piancogno, Clenia di Capo di Ponte e Bontempi Barbara di Prestine. Ottimi i risultati della mostra interregionale dei conigli (con 530 soggetti delle varie razze presenti in fiera) e grande l’interesse suscitato dal cavalli Haflinger e Maremmani. Di grande rilevanza anche i risultati del Junior Show, che ha visto sfidarsi una ventina di ragazzi provenienti da tutta Italia in gare di tosatura, di conduzione, di giudizio morfologico. “Quest’anno tutto il sistema allevatori, dall’Aia con il presidente Pietro Salcuni fino alle associazioni regionali, passando per l’Anafi, si è mobilitato ai massimi livelli a Montichiari – afferma Pè- Abbiamo raggiunto l’obbiettivo di dar vita ad un’edizione che ha senza dubbio le carte in regola per rimanere nella memoria di allevatori e visitatori. La speranza è che questo impegno e questi sacrifici possano essere utili per risvegliare l’attenzione di istituzioni e consumatori sulle difficoltà di un settore che rappresenta un tassello strategico e fondamentale del tessuto produttivo lombardo, e come tale va sostenuto e rilanciato specialmente in questo difficile momento di crisi”.
- (PRIMAPRESS)