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Fiere italiane, perdite per 60 miliardi di volume d'affari. Laezza (Aefi): "Chiediamo al Governo misure specifiche"

(PRIMAPRESS) - MILANO  – L’AEFI, l’Associazione Esposizioni e Fiere Italiane, rappresentativa di 36 quartieri fieristici nazionali, ha sottoposto al Governo la necessità di un intervento per l’intero comparto. “Abbiamo inviato una lettera all’esecutivo per chiedere di attivare urgentemente i percorsi nazionali e comunitari per ottenere dalla Commissione Europea l’approvazione di un regime di aiuti di Stato che possa consentire in tempi ridotti di mettere a disposizione del comparto fieristico la liquidità necessaria per salvaguardare gli enti fieristici e consentire poi la ripresa immediata delle iniziative a favore di tutti i settori produttivi”, commenta Giovanni Laezza, Presidente AEFI-Associazione Esposizioni e Fiere Italiane.
A rischio è l’intero volume d’affari prodotto dal comparto che genera 60 miliardi di euro, sono state tra le prime attività ad essere fermate dai provvedimenti del Governo e dalle ordinanze delle Regioni per tutelare la salute dei cittadini e contenere l’espansione del virus.
“La salute di tutti resta la priorità ma se non vengono previsti interventi e misure specifici, il settore rischia di soccombere – continua Giovanni Laezza -. Nonostante le difficoltà di inserimento in un articolato calendario internazionale, le fiere hanno subito cercato di reagire a questo improvviso tsunami che si è abbattuto sul nostro Paese, rinviando e riprogrammando le manifestazioni per cercare di contenere il danno economico e continuare a svolgere il ruolo di strumento di crescita per le imprese e per le industrie che rappresenta. La situazione è già drammatica e con il passare dei giorni potrà solo peggiorare, causando ulteriori rallentamenti e annullamenti. L’incertezza sulla durata dell’epidemia, rende difficile ogni previsione di ripresa.”
Secondo AEFI, le risorse finora stanziate dalla Farnesina per il Piano Straordinario per la promozione del Made in Italy sono utili per le manifestazioni previste all’estero, grazie anche al rimborso delle spese già sostenute per gli eventi annullati o a cui le aziende italiane non hanno potuto partecipare. Altre, come le iniziative promozionali saranno indispensabili quando il settore sarà ripartito. “Ora servono risorse urgenti per le fiere italiane, per non far soccombere un intero comparto e aiutarlo a superare questa fase critica. Come Associazione stiamo chiedendo al Governo che vengano riconosciute e rimborsate agli enti fieristici le spese già sostenute e i mancati ricavi per tutte le manifestazioni in calendario che non hanno avuto luogo - aggiunge Laezza. – Si tratta di un aiuto concreto che permetterebbe agli enti Fieristici di poter far fronte alla contingenza e pensare ad una ripartenza nel momento in cui l’emergenza sarà conclusa. Siamo convinti che le fiere, proprio in virtù del loro ruolo di volano dell’economia, faranno ripartire anche l’intero sistema economico”. - (PRIMAPRESS)