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Il New Deal europeo nella mostra "Depero. Futurismo e Pubblicità" aperta a Roma

Il New Deal europeo nella mostra "Depero. Futurismo e Pubblicità" aperta a Roma
(PRIMAPRESS) - ROMA - La mostra “Depero. Futurismo e pubblicità”, appena inaugurata alla 11 HellHeaven Art Gallery di Roma nella storica via Giulia, non solo ritrova nella sinossi dell’esposizione elementi di contemporanee identità ma offre un punto di vista di una visione moderna del concetto di sostenibilità. Nel percorso cronologico, tracciato dai curatori Stefania Minutaglio, Daniele Belardo e Maria Zarebczan, il movimento Futurista interpretato da Fortunato Depero (1892-1960) sembra segnare uno spartiacque con i suoi viaggi newyorkesi degli anni Trenta. La moda, l’editoria ma sopratutto la catena produttiva automobilistica della Ford offre a Depero un concetto nuovo di cultura industriale dove grafica, packaging e marketing si reinterpretano in un dinamismo creativo ma allo stesso tempo funzionale. "L'arte del futuro sarà un'arte potentemente pubblicitaria”, scriveva Depero agli albori degli anni ’30 quando appena usciti dalla Grande Depressione l’America ridisegnava il suo tessuto economico con un New Deal che fece arrivare gli echi anche in Italia creando fermento nelle aziende nostrane. La collaborazione di Depero con Davide Campari ne fu un esempio. L’artista progettò, proprio sulla spinta delle ispirazioni dai suoi viaggi a New York, la celebre bottiglietta conica dell’aperitivo destinato a diventare un’icona mondiale. In quel disegno dalla forma piramidale si condensa lo spirito Futurista che unì design e funzionalità. Quella bottiglietta che continua ad essere identitaria del brand Campari, interpretava il rivoluzionario concetto di sostenibilità nel packaging. Un concetto, ripreso, senza troppe forzature, anche nel New Deal europeo di questi mesi. “Depero - come annota la curatrice Stefania Minutaglio - ha rivisto e rimodellato i canoni del manifesto, puntando sull'immediatezza visiva, sull'essenzialità delle forme e sulla forza del carattere tipografico. Il suo stile grintoso, aggressivo ed esplosivo, caratterizzato da audaci combinazioni coloristiche di colori spot, lo rende ancora oggi una fonte di ispirazione per i designer contemporanei”. La mostra che sarà esposta sino al 23 aprile 2021, è promossa in collaborazione con la Galleria Matteotti di Torino. - (PRIMAPRESS)